Oggi, a Oulx ha fatto tappa la fiamma dello Special Olympics Italia.

Dal 18 al 24 marzo 2018, oltre 500 atleti sono protagonisti dei XXIX Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, che si tengono per la prima volta a Bardonecchia. All’evento partecipano 400 familiari, 300 volontari, 200 tecnici, 100 accompagnatori e 50 Team accreditati.
Gli atleti in gara si sfidano in diverse specialità sportive: dallo sci alpino allo sci di fondo, dalla corsa con le racchette da neve allo snowboard. La disabilità intellettiva lascia spazio alle straordinarie capacità atletiche. Il Giuramento degli atleti è stato letto, con la fiamma accesa, da Alessio Casula, studente del Des Ambrois: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” .
In piazza Garambois, ad attendere la fiamma, numerosi studenti e insegnanti, ma anche il gruppo musicale storico del Des Ambrois: la ‘Desamband’; nel gruppo oltre a studenti attualmente iscritti all’istituto, anche la guest star Federico Biglietti, ex studente, impegnato al sax tenore e sax soprano. Quattro le chitarre (tra cui quelle di Silvano Folco e Carlo Villavecchia), che hanno accompagnato le voci. Tra i brani interpretati: ‘Un giorno credi’ di Edoardo Bennato, l”Inno d’Italia’ e ‘La leva calcistica della classe ’68’ di Francesco De Gregori, ‘Mio fratello che guardi il mondo’ di Ivano Fossati.
Numerose le autorità, le associazioni locali e le scuole di sci intervenute. Tra le autorità in fascia tricolore Virginia Falasco, Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Oulx.

Il dirigente scolastico dell’I.I.S.S. Des Ambrois di Oulx, Pietro Ainardi: “La torcia olimpica è uno dei simboli, tra cui i cinque cerchi, che rappresentano i continenti che si incontrano nello sport. La lezione di oggi è che noi possiamo sempre dare il massimo e che ‘partecipare’ ed ‘esserci’ non è la stessa cosa, partecipare vuol dire dare il nostro massimo in valore, altezza e forza”.

L’atleta Alessandra Merlin: “Lo sport è una scuola di vita, una sfida con se stessi, tutti i bambini dovrebbero praticare sport”.

 Sul palco, ad accogliere la fiaccola, anche alcuni degli atleti azzurri, che hanno portato la Valle di Susa in tutto il mondo: Alessandro Casse, padre del noto atleta Mattia, e Pierino Gros, che ha commentato: “Senza avversario non si vince e non si perde”. L’importanza dell’altro mai come impari ma come pari.

 Il sindaco di Sestriere Valter Marin, presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea: “Crediamo che aggiudicarci le Olimpiadi nel 2026 vada vista come una ricaduta sul territorio nel lungo periodo in termini di lavoro, occupazione, sport, felicità e benessere per le nostre Valli”.

 Le bandierine dell’Italia e l’entusiasmo dimostrato dai giovani, si spera, possa essere di buon auspicio per quest’apertura dello Special Olympics Italia.