<<L’unica cosa da fare è imparare a conoscere l’altro. Noi siamo tutti uguali>> Con le toccanti parole di Gerald Mballe, consulente del programma Unificato di Special Olympics, si è aperta l’importante conferenza, a cui hanno partecipato le classi della scuola media Des Ambrois, interamente dedicata al ruolo inclusivo dello sport.

Nella giornata di venerdì 12 novembre gli studenti delle diverse classi dell’Istituto Des Ambrois si sono recati all’auditorium della scuola superiore di Oulx per poter assistere a un importante incontro sui temi dello sport e dell’inclusione.

Nel corso della conferenza si è mostrata loro la straordinaria funzione del programma Unificato di Special Olympics. L’associazione, fondata nel 1968 da Eunice Mary Kennedy Shriver, organizza e propone eventi sportivi per ragazzi con disabilità intellettive. Le numerose attività programmate assumono un ruolo fondamentale nel cercare di includere il più possibile tutti coloro che vengono considerati diversi e per questo spesso discriminati. Attraverso lo sport unificato tutti giocano insieme, imparando a conoscere e capire l’altro attraverso la promozione di una cultura nuova, basata sul rispetto e sulla comprensione. Per svolgere tale compito l’associazione incentiva il già forte fattore aggregante che possiede lo sport e la sua intrinseca capacità di creare un ambiente inclusivo e sicuro. Ciò è in grado di far sentire a proprio agio gli atleti spingendoli sempre a mettersi in gioco e a superare i propri limiti e le proprie barriere personali e culturali.

Suddetti valori sono emersi anche nel corso del prezioso intervento svolto dall’atleta paralimpico Lorenzo Bernard e dallo sportivo Nicolas Marzolino. I due ragazzi di Novalesa nel 2013, in seguito allo scoppio di un ordigno della seconda guerra mondiale, hanno perso la vista e riportato ferite multiple (Nicolas ha purtroppo perso anche la mano destra). Nonostante le difficoltà affrontate e grazie al notevole aiuto di amici e parenti, i giovani, hanno deciso di continuare la carriera sportiva proprio in ragione della capacità inclusiva e aggregante che lo sport possiede. Nicolas e Lorenzo, attraverso la loro esperienza personale, hanno dimostrato come si possano ottenere degli ottimi risultati nello sport indipendentemente dalle limitazioni fisiche o intellettive che una persona può avere. I due atleti si sono, così, resi testimoni degli importanti valori di resilienza e di volontà di rimettersi in gioco, ricostruendo il proprio essere senza lasciarsi travolgere e abbattere dagli eventi.

Lorenzo è riuscito, infatti, a qualificarsi per le paralimpiadi di canottaggio a Linz nel 2019, arrivando con la sua squadra terzo ai Mondiali e, nel 2020, ha vinto il titolo di Campione del Mondo superando il precedente record nei 2000m individuali all’indoor rowing a Parigi. Nello stesso anno, il giovane e talentuoso canottiere, ha partecipato al Campionato di Poznam, in Polonia, diventando campione d’Europa nel canottaggio di squadra e, con il suo team, è infine riuscito a partecipare alle paralimpiadi di Tokyo arrivando quinto. Nicolas, invece, dopo essersi cimentato in numerosi sport, ha deciso di proseguire gli studi laureandosi in massofisioterapia. Attualmente sta frequentando il terzo anno alla facoltà di osteopatia insegnando ai suoi colleghi di corso e ai professori quanto una disabilità fisica non comporti un limite neanche in ambito scolastico ed educativo.  

Grazie agli interventi avvenuti durante la giornata i ragazzi della scuola media di Oulx hanno potuto comprendere il forte legame che si crea tra sport e superamento delle discriminazioni culturali e dell’abilismo. L’esperienza di Lorenzo e Nicolas ha mostrato loro quanto un deficit fisico, così come un deficit intellettivo, possa essere superato grazie alla forza d’animo e all’aiuto degli amici e della famiglia.  Con le loro testimonianze è emersa l’importanza e l’assoluta urgenza di educare i ragazzi a una cultura non di esclusione del diverso ma di integrazione e rispetto.