Il 28 aprile 2022 si è svolto presso l’auditorium dell’Istituto un interessante incontro sulla figura di Luigi Des Ambrois. Ad approfondirne i vari aspetti, pubblici e privati, tre relatori di eccezione: la prof.ssa Laura Gallizio Giovine, esperta traduttrice dal francese, che ha presentato il volume “Luigi Francesco Des Ambrois de Nevache, un grande protagonista del Risorgimento italiano” (ed. Minerva), nel quale, oltre ad una ampia biografia, spiccano le traduzioni di alcune parti di scritti privati e/o inediti del ministro, scaturiti soprattutto dalla sua passione per la ricerca storica e antropologica sulla Valle di Susa.
Il secondo ospite che gli studenti hanno conosciuto è stato Pier Luigi Quaregna, persona poliedrica e soprattutto, quando in passato è stato presidente del consiglio scolastico provinciale, promotore della nascita del nostro Istituto come entità autonoma. A lui l’incarico di illustrare la variegata personalità del ministro che ha non solo contribuito alla stesura dello statuto albertino, ma che si è anche impegnato nello sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e nella creazione di scuole per migliorare la professionalità dei lavoratori.
Terzo gradito ospite il prof. Michele Ruggiero, profondo conoscitore della storia pre-unitaria e soprattutto risorgimentale. Quasi una leggenda per i molti che hanno apprezzato la sua “Storia della Valle di Susa” o altri suoi scritti, tra cui spicca l’imponente “Storia del Piemonte- Dalle origini alla Torino del 1861”. Il prof. Ruggiero ha trascinato i ragazzi in un vorticoso viaggio tra le due facce della personalità di Luigi Des Ambrois, quella più sabauda e conservatrice e quella più “di frontiera” e innovatrice, lasciando anche spazio a curiosità e aprendo alle domande da parte degli studenti.
Al termine dell’incontro gli ospiti hanno sottolineato come si debba ad essere orgogliosi del nome che porta la scuola, poiché Luigi Francesco Des Ambrois de Nevache, con impegno, carisma e determinazione ha contribuito in modo importante alla trasformazione della società della sua epoca ed è stato alfiere dello sviluppo in chiave moderna dello Stato.