Si è concluso a Torino martedì 5 novembre 2019 al cinema Massimo il progetto “Spaesamenti” che ha visto protagonisti i ragazzi della 5 classico ed un gruppo delle due 5 linguistico del Des Ambrois.
Iniziata lo scorso anno, l’esperienza prevedeva lezioni di cinema/documentario (tenute a scuola dagli esperti Carlo Griseri, Silvia Nugara e Claudio Panella), la visione di alcune opere già segnalate da festival internazionali, la loro analisi e la scrittura di una recensione per ciascuna.
In parallelo il progetto ha previsto la partecipazione di un’altra scuola “di confine”: il liceo Aprosio di Ventimiglia che ha svolto lo stesso compito.
Ciascun gruppo ha poi indicato due opere che avrebbero fatto parte del festival Spaesamenti nel proprio territorio. I ragazzi del Des Ambrois hanno scelto “Libre” di Michel Toesca, un documentario sui migranti che tentano di passare per la Val Roja e sul testardo agricoltore Cédric Herrou fondatore per caso/destino/volontà di una rete solidale che assiste, dà ospitalità e supporto legale ai migranti in difficoltà. La seconda opera scelta è stata “Iuventa”, sogno utopico, solo in parte realizzato, di un gruppo di ragazzi tedeschi impegnati nel progetto umanitario della ONG Jugend Rettet che si occupa dei salvataggi in mare dei migranti.
Entrambe le pellicole sono state proiettate il 25 ottobre al cinema Sabrina di Bardonecchia con le rispettive presentazioni scritte da due studenti del linguistico: Giorgia Cerrato per “Libre” e Daniele Marazzotta per “Iuventa”, mentre tutte le recensioni del gruppo sono state pubblicate sul sito del progetto Spaesamenti coordinato da Mauro Brondi.
I ragazzi del Des Ambrois hanno curato anche la scelta dell’immagine dei manifesti e la proiezione a scuola di “Iuventa” (Francois Col, Enrico Goffi, Caterina Traversa), la diffusione sui social dell’evento (Rachele Russo) e la sua pubblicizzazione in Valle (Margherita Bouvier e Gaia Casse).
A Torino le due scuole si sono incontrate il 4 novembre per partecipare ad un seminario sul nuovo cinema/documentario a 360 gradi e presenziare alla proiezione di due delle opere scelte (Libre per il Des Ambrois e Napolislam per l’Aprosio). Nella mattinata del 5 novembre, a chiusura del progetto, vi è stata invece, alla presenza del regista, la proiezione di “Dove bisogna stare” di Daniele Gaglianone, intensa pellicola che ha chiuso degnamente il difficile e lacerante tema dei confini geografici e mentali.