Paolo Cognetti ospite a Oulx, grazie al festival valsusino dedicato recupero della memoria storica e alla difesa dell’ambiente.
La mattina del 16 Aprile 2019 nell’auditorium dell’Istituto Des Ambrois si è tenuto un interessante incontro con Paolo Cognetti, giovane scrittore di Milano nato nel 1978, vincitore Premio Strega 2017 con il romanzo “Le otto montagne”.
La sua opera è un classico romanzo di formazione che parla di amicizia, ma anche di relazione padre-figlio e della natura incontaminata.
Cognetti dimostra come una storia anche personale possa diventare emblematica, uscendo dall’ambito strettamente autobiografico per imporsi come riflessione sul valore dei luoghi e dei rapporti. Infatti nel romanzo prevalgono, con la stessa valenza, il paesaggio e le persone.
Il narratore della storia è un figlio, Pietro, nato da genitori veneti che hanno lasciato la loro terra
e un’identità di montagna per trasferirsi a Milano, agli inizi degli anni Settanta. Nella Milano delle grandi arterie stradali, percorse da fiumi di veicoli, lo spazio dell’orizzonte che inquadra una montagna lontana, fa ritornare il desiderio di vivere ancora in quella dimensione, anche solo in un periodo dell’anno. La famiglia decide così di prendere in affitto una casa a Grana, un paesino della Val d’Aosta e lì Pietro farà la conoscenza di Bruno, un ragazzo poco più grande di lui, nato e cresciuto su quei monti, con un padre sempre assente, una madre silenziosa e il cammino segnato da chi ha deciso che diventerà un montanaro. Precedente a “Le otto montagne” è stato autore di libri a tema femminile e successivamente a tema newyorkese/americano.
Il suo ultimo libro viene considerato un caso letterario: alla Buchmesse di Francoforte ha suscitato un tale interesse da essere venduto in 30 paesi ancora prima di uscire in Italia.
Al termine dell’incontro Paolo Cognetti si è ancora fermato con studenti e insegnanti per rispondere alle domande.