Per la prima volta la giornata della memoria è stata organizzata e gestita direttamente dagli studenti del Des Ambrois e dai loro rappresentanti che hanno programmato due giorni di interventi, necessari per permettere a tutti di ascoltare, capire.

La memoria del passato raccontata da chi sta vivendo un altro presente è stato il filo conduttore del 27 gennaio in cui si sono ascoltate le testimonianze degli studenti che negli anni scorsi hanno partecipato al treno della memoria e si è avuto il privilegio di avere come ospite il prof Pierluigi Richetto, storico, custode e testimone, attraverso la scrittura, della memoria di molti che non ci son più e che hanno vissuto l’orrore della deportazione come quello di Mario Maritano deportato a Mauthausen con matricola n.115598.

Il 28 gennaio, con un incontro riservato alle classi quinte di tutto l’Istituto, si è incontrata la storia in prima persona,

Il sig. Ottavio Allasio, accompagnato da Daniela Allasio e intervistato da Riccardo Lo Nardo e dal prof. Ivan Mosca, ha ripercorso ciò che gli è accaduto nel giugno del 1944, quando i nazisti lo catturarono, allora sedicenne, con circa altre 700 persone della Valle per deportalo come schiavo da lavoro nella fabbrica di autocarri della Daimler-Benz a Gaggenau. Solo la fortuna ed il buon cuore di altri (ancora) esseri umani gli permise di ritornare a casa.

Molti tra quelli che riuscirono a tornare non vollero più ricordare, ma negli ultimi anni, quasi come una necessità impellente, non più prorogabile, il sig. Allasio ha voluto raccontare, esserci ovunque si richieda una testimonianza diretta (non ultima la sua collaborazione per il documentario storico di Marco Ponti “Fare memoria”). Il suo commiato dagli studenti presenti in sala è stato: “Studiate, non avete altro da fare, studiate, perché la nostra civiltà che si dice sviluppata non lo è e troppo spesso dimentica le cose importanti accadute.”